Un cammello al circo non passa certo inosservato e ancora meno i commenti degli animalisti sulla vicenda. Se ne sono addirittura occupati i famosi siti di bufale:
Bufale un Tanto al Chilo (BUTAC): Il cammello morto, che invece è vivo
Bufale.net “Bufala: Il Meraviglioso Mondo del Circo: Il cammello morto sotto il sole”
L’animale, un cammello di nome Tarzan, stava dormendo al circo Miranda Orfei, accampato tra tra Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino ed è stato fotografato da un passante che credeva che l’animale fosse morto. La bufala, diffusa da Il Mattino, è diventata virale e gli animalisti sono insorti.
I Cammelli (Camelus bactrianus), quando riposano, possono distendersi su un fianco. Non è una posizione “innaturale”, semplicemente non siamo abituati a vederli, così come tante altre cose.
Il collo lungo, torto in maniera impressionante, è il frutto dell’adattamento: siccome i cammelli sono Ruminanti pascolatori, si nutrono della vegetazione che cresce sul terreno hanno il collo lungo per raggiungerla. Il terreno è molto più distante, perché le lunghe gambe sottili sono anche esse il frutto di un adattamento agli ambienti caldi e aridi delle zone desertiche e steppose dell’Asia Centrale, tenendo gli organi vitali più lontano dalla superficie bollente del deserto.
Quando si nutrono, grazie al collo lungo, non hanno bisogno di piegare le zampe e se ci sono predatori sono pronti a scappare. Se piegassero le zampe questo sarebbe più difficile.
Pensare che, come tutti i Mammiferi (anche le giraffe), hanno solo 7 vertebre cervicali (ad eccezione dei Lamantini e i Bradipi).
La retorica animalista insiste anche sul presunto “stato di malnutrizione”. Questa è un altra sciocchezza, smentita dall’anatomia stessa del cammello.
Per valutare lo stato di nutrizione del cammello dobbiamo guardare soprattutto le gobbe.
Le gobbe sono il deposito di grasso che si possono afflosciare sul pianco durante lunghi periodi di digiuno che questi animali affrontano tipicamente nell’habitat naturale. I cammelli, grazie a questi depositi di grasso e altri adattamenti anatomo-fisiogici incredibili, possono sopravvivere per settimane senza cibo né acqua. L’erba in questo recinto non manca.
I cammelli si distinguono dai loro cugini dromedari (Camelus dromedarius) perché hanno due gobbe, mentre i dromedari una, più arrotondata,che durante i periodi di digiuno si riduce invece di afflosciarsi.
Un altro elemento che ha scandalizzato gli animalisti è il pelo dell’animale. I cammelli in realtà fanno la muta tra fine primavera e inizio estate. I cammelli vengono anche allevati per la lana (molto pregiata) e i peli vengono raccolti durante questo periodo di muta.
Gianluca Felicetti della LAV e ENPA hanno ovviamente ripreso la notizia, che appare ancora sulla loro pagina Twitter. Felicetti chiede persino le indagini ai Carabinieri e alla Procura di Palerno.
Bisogna considerare che le associazioni animaliste possono costituirsi come parte civile e ricevere soldi derivate dalle sanzioni per maltrattamento animale. [Per approfondimenti leggi i nostri articoli Magistratura e Onlus e agevolazioni fiscali.]
Certo, può fare specie che un animale desertico, abituato a sopportare oltre 50 °C nei deserti aridi dell’Asia Centrale, possa morire per il caldo sul Monte Albino (provincia di Salerno) ad inizio giugno.
Tamara Bizzarro, del circo Miranda Orfei, ha fatto una diretta live su Facebook per mostrare che l’animale è vivo e sta bene.
Gli animali non sono eterni. Possono morire, certo. Nessun animalista si è mai scandalizzato quando una scimmia, Minnie, è morta pochi mesi dopo il sequestro al santuario di Monte Adone, così come il gattopardo Chiku, morto misteriosamente al santuario di Semprioniano, sempre pochi mesi dopo il sequestro.
L’inquisizione ideologica dei diritti animali ha sostituito il piacere della scoperta in perenne stato d’accusa, culminata con confondere il riposo di un animale con la morte, ma alla fine l’unica cosa morta è la curiosità e la voglia di conoscere.