Diffamazione a mezzo stampa, condannata addetta stampa LAV

Si è concluso con una sentenza di condanna il procedimento penale originatosi dalla querela sporta dal dottor Marco Melosi nel 2012.

Il 22 novembre il Tribunale penale di Livorno ha condannato l’allora addetta stampa della Lega Anti Vivisezione (LAV), per il reato di diffamazione a mezzo stampa. L’imputata è stata condannata alla pena di 1 mese di reclusione- convertita in  7.500 euro di multa- e a risarcire i danni subiti dal Dottor Marco Melosi.

Il Tribunale ha accertato la commissione del suddetto reato, da parte dell’imputata, in occasione della redazione e diffusione di due comunicati, ripresi da altri organi di stampa e da vari siti Internet.

La vicenda risale all’agosto 2012, quando un primo comunicato “rivelazione” dell’Ufficio Stampa LAV riportava la notizia, falsa, secondo la quale il Presidente dell’ANMVI, dottor Marco Melosi, era coinvolto nella difesa dell’allevamento Green Hill.
Nonostante l’immediata smentita dell’Ufficio Legale dell’ANMVI, un secondo comunicato replicava parlando di “patetica difesa”, mantenendo ferme le “gravi e ingiustificabili accuse” ai danni del dottor Marco Melosi, che hanno portato alla querela e all’esito giudiziario di questi giorni.

In conseguenza di “rivelazioni” -non smentite malgrado le prove addotte- il dottor Marco Melosi veniva fatto oggetto di una campagna diffamatoria di grave portata, compresi attacchi sui social network , nonché molestie e minacce perpetrate da sconosciuti nei suoi confronti e di tutta la sua famiglia.

ANMVI accoglie con soddisfazione la sentenza per avere riconosciuto le ragioni del querelante.

Le motivazioni della sentenza del Tribunale di Livorno saranno pubblicate nel termine di 90 giorni.

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